Tignola del Pesco o Anarsia del pesco

Anarsia lineatella è chiamata anche anarsia del pesco. Questo lepidottero causa notevoli danni in agricoltura. In questa scheda tecnica vedremo come riconoscerlo ed eliminarlo in modo naturale e biologico

Descrizione e danni dell’insetto

È un insetto tipico delle Drupacee ed estremamente dannoso sul Pesco. È presente in Europa, in tutti i paesi che si affacciano sul mediterraneo e anche in nord America, in Australia e Giappone. Il nome scientifici di questo lepidottero è Anarsia lineatella (Zeller). L’apertura alare dell’adulto è compresa tra i 10 e i 15 mm. Gli adulti che derivano da larve che si sono nutrite a spese dei germogli sono più piccole rispetto agli adulti che si sono sviluppati da larve nutritesi dei frutti del pesco. La colorazione delle ali anteriori è grigia con elementi di colore scuro e frangiate alla sola estremità. Le ali posteriori sono di colore più chiaro e frangiate lungo tutto il perimetro. Presenta dei palpi labiali molto evidenti.

La larva matura raggiunge i 15-16 mm; capo, zampe, scudo protoracico e anale sono di colore scuro. Le membrane intersegmentali hanno un colore più chiaro rispetto al resto del corpo che è di colore castano rossastro (vedi foto sottostante). Le uova hanno dimensioni di 0,5 per 0,3 mm di colore bianco brillante e a maturità divengono giallo aranciato. L’uovo è deposto sia isolato che in piccoli gruppi su germogli, foglie e frutti e a fine estate anche sulla corteccia.

Larva di A. lineatella (foto presa dal web)

I danni si verificano sui fiori, germogli e frutti. Sui primi il danno è determinato dalle larve che entrano nei boccioli e li distruggono. Nei secondi il danno è più grave per le piante in allevamento determinando danni  alla futura impalcatura della pianta I germogli in seguito appassiscono e successivamente necrotizzano (vedi foto sottostante). I danni sui frutti si manifestano con gallerie nella polpa dapprima superficiali, poi sempre più profonde. Segnale della loro presenza è la fuoriuscita di gomma dai fori delle gallerie. I frutti che non cadono o marciscono si presentano con un danno qualitativo troppo elevato per essere immessi sul mercato. Danni simili sono causati anche dalla Cydia molesta (vedi qui scheda tecnica), altro lepidottero che attacca il pesco.

Ramo infestato da larva di A. lineatella (foto presa dal web)

Ciclo biologico dell’anarsia del pesco

La larva riprende la sua attività dopo lo svernamento alla fine dell’inverno. Terminata l’attività trofica si impupa generando l’adulto (maggio-giugno) che a sua volta deporrà le uova della prima generazione. Segue una seconda generazione presente con le uova già a metà luglio. Infine segue una terza generazione presente con le uova già dalla prima decade di settembre. Questa svernerà tra gli anfratti della corteccia e i residui vegetali per riprendere l’attività alla fine dell’inverno. Lo svernamento avviene in caratteristici ripari formati da rosure ed escrementi tenuti insieme da filamenti sericei.

Tecnica di campionamento dell’Anarsia lineatella 

La lotta più efficacie contro l’anarsia del pesco prevede l’uso dei feromoni per la confusione sessuale. Infatti gli ottimi risultati dimostrati da questa tecnica e il suo basso impatto ambientale ne fa l’arma principale anche nell’agricoltura tradizionale. Esistono diverse marche e tipi di diffusori in commercio e per una corretta efficacia è fondamentale attenersi alle istruzione riportate dalla casa costruttrice del prodotto. I feromoni vanno applicati prima dell’inizio dei voli e questo può essere determinato attraverso la cattura dei primi esemplari (5-6 a trappola) con trappole adesive innescate a feromone o attraverso i modelli previsionali forniti dai vari Servizi Fitosanitari Regionali. Va ricordato tuttavia che esistono dei limiti minimi di ampiezza del frutteto da sottoporre a trattamento contro l’anarsia e che in determinate condizioni è possibile una migrazione di femmine fecondate dai vicini fruttiferi. L’efficacia del trattamento si misura attraverso l’installazione di 2-3 trappole adesive innescate con lo stesso feromone, l’assenza di eventuali catture è indice dell’efficacia del trattamento. In caso contrario vanno individuate le cause dell’insuccesso come: l’esaurimento dell’attività dei diffusori, forti venti, elevata pressione del fitofago ecc. Oltre al campionamento per determinare l’epoca di installazione dei diffusori di feromone si effettua anche il campionamento per determinare eventuali danni al frutteto. Da fine febbraio fino a metà maggio si controllano a campione le rosette fogliari e poi i fiori, eventuali danni in questo periodo sono indice dell’attività delle larve svernati (terza generazione). Da metà maggio fino a luglio vanno controllati i germogli e soprattutto i frutti. In questa fase i danni sono causati dalle larve di prima età (prima generazione). Infine, fino alla maturazione dei frutti il campionamento si concentra sui frutti (larve di seconda generazione).

Lotta e rimedi naturali per l’anarsia del pesco

Si interviene con i trattamenti in campo contro le larve che hanno svernato o quando la confusione sessuale a dato parziali risultati e solo quando i germogli infestati rappresentano il 10% del totale, ma è buona norma in agricoltura biologica far scendere questa soglia fino al 5% soprattutto dopo la formazione dei frutticini.

I rimedi naturali utilizzabili per controllare le larve sono il prodotti a base di Bacillus Thuringensis (vedi qui scada tecnica prodotto). Meno efficaci sono i prodotti a base di azadiractina (vedi qui prodotto). Il fulcro principale per il contenimento della anarsia rimane la confusione sessuale con feromoni.

Ricordiamo che il controllo dell’anarsia su pesco deve rapportarsi al controllo della Cydia molesta (vedi qui). Tra i nemici naturali ricordiamo l’Imenottero parassitoide: Paralitomastix variicornis

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