Come riconoscere la cimice asiatica. Quali i danni in agricoltura

Che cos’è la cimice asiatica

La cimice asiatica, nome scientifico Halyomorpha halys chiamata nel mondo anglosassone Brown Marmorate Stink Bug è un insetto appartenente all’ordine degli Hemiptrera, famiglia pentatomidae. È un vorace predatore di moltissime specie vegetali sia spontanee che coltivate e causa ingenti danni sui fruttiferi. Risultano particolarmente colpiti melo, pero, kiwi, pesca, prugna, ciliegio, albicocco, pomodoro, melanzana e peperone. Questo insetto di origine asiatica si sta diffondendo in tutto il mondo creando moltissimi danni all’agricoltura e al verde pubblico; risultando particolarmente fastidioso anche per le popolazioni civili che vivono in prossimità di grosse infestazioni per la caratteristica che ha questo insetto di entrare nelle civili abitazioni al sopraggiungere dell’inverno. In Italia al momento è presente in tutte le regioni settentrionali e sono stati accertati focolai di infestazione in centro Italia nella regione Lazio. La lotta alla cimice asiatica è molto difficile da applicare in quanto è un insetto estremante prolifico, in grado di sopravvivere su numerose specie vegetali e tutti gli insetticidi chimici al momento disponibili non sono in grado di eliminare un’infestazione al 100%

Il ciclo di vita e come riconoscere uova e adulti.

La cimice asiatica presenta la classica forma pentaforme tipica appunto delle cimici appartenenti alla famiglia dei pentatomidae. Il colore dell’individuo adulto è marrone scuro sul dorso con un colore bruno chiaro sul ventre. Presenta due antenne lunghe quanto la metà del corpo che hanno due bande chiare poste a metà e a ¾ della lunghezza. La bordatura esterna dell’addome se vista dall’alto presenta un tipico disegno costituito da cinque elementi di forma triangolare/conica di colore bianco avorio intervallati da zone di colore più scuro (vedi figura 1)

Figura 1 – A destra particolari distintivi della cimice asiatica
fonte foto 1 qui, fonte foto 2 qui

Altro elemento significativo per avere la conferma della presenza che sia cimice asiatica è l’assenza della spina mesosternale che invece è presente in altre specie con la quale si può confondere. La Hylomorpha halys si può confondere con Raphigaster nebulosa la quale però presenta tre segmenti bianchi sulle antenne, diversa colorazione delle bordatura laterale dell’addome e soprattutto presenta la spina mesosternale (vedi figura 2) (Continua a leggere dopo la foto)

Differenza tra cimice asiatica e atre specie
Figura 2 – Caratteristiche distintive tra R. nebulosa e Halyomorpha halys (cimice asiatica)
fonte foto 1 qui, fonte foto 2 qui

Difficilmente si può confondere la cimice asiatica con la cimice verde Nezara viridula proprio perché quest’ultima è totalmente di colore verde. il ciclo di vita della cimice si divide in uova, neanide (tre stadi), ninfa (due stadi) e adulto. Le uova della cimice asiatica sono bianche e deposte nella pagina inferiore delle foglie in gruppi di 20-30. le uova sono di colore bianco e da queste nascono delle ninfe dal tipico addome color rosso-arancio.gli stadi pre-immaginali mutando cinque volte assumono progressivamente il tipico colore marrone marmorizzato che le caratterizza (vedi figura 3). In fondo all’articolo troverai un video sul ciclo di vita della cimice asiatica. (Continua a leggere dopo la foto)

Uova di cimice asiatica
Vedi figura 3 – In foto uova e ninfe di prima età di cimice asiatica

Identificazione del danno

I frutti attaccati dalla cimice asiatica risultano deformi con un indurimento della polpa in prossimità della zona dove l’insetto si è nutrito. Il danno è dovuto alla presenza di alcuni composti biochimici nella saliva dell’insetto che innescano questo processo. In caso di forti attacchi le deiezioni producono danni da fumaggini. In questo contesto si ha quindi la riduzione della qualità e quantità della frutta. Le cimici asiatiche possono nutrirsi anche su semi di piante di mais, soia e girasole.

Ti invitiamo anche a leggere la nostra scheda tecnica su come controllare gli attacchi della mosca della frutta che trovi cliccando qui

Lotta alla cimice asiatica, insetticidi, rimedi efficaci e trappole

Le cure disponibili contro la cimice asiatica non sono risolutive né efficaci al 100%. Le esperienze di campo dimostrano che qualsiasi tipo di insetticida sia chimico che biologico è in grado di tamponare il problema solo per un breve periodo per poi essere costretti di nuovo a trattare. Ciò sta causando agli agricoltori un aumento dei costi dovuti ai continui trattamenti con una ripercussione negativa per l’ambiente e per la qualità della frutta. In agricoltura biologica i prodotti a base di piretro (vedi qui) e spinosad riescono ad abbattere non più del 15% percento degli adulti e non oltre il 25% delle forme giovanili. L’olio essenziale di arancio ha una attività nulla sugli adulti ma ha una buona azione di controllo sulle forme giovani (fino al 50%). Scarsa anche è l’azione dell’azadiractina (vedi qui) su questo insetto. L’aggiunta di un olio paraffinico invece aumenta l’efficacia del piretro. In fine ricordiamo l’uso del fungo entomopatogeno Beauveria bassiana (vedi qui) che ha però il suo limite nelle condizioni climatiche, richiedendo un’umidità relativa alta, difficile da ottenere in campo. Di questo insetto non sono presenti al momento i feromoni sessuali, ma sono invece presenti quelli di aggregazione. Quest’ultimi già disponibili in commercio richiamano gli adulti, sia maschi che femmine in un arco di 5 metri dalla zona ove posti. Questo fa si che la cattura massale con l’uso di trappole innescate a feromoni di aggregazione sia resa più difficile rispetto all’uso dei feromoni sessuali, più precisi e che attirano gli insetti in una zona bersaglio più ristretta. Al momento attuale lo strumento più utile per frenare gli attacchi di cimice asiatica risulta essere l’uso delle reti anti-insetto. Queste inoltre proteggono le piante anche da altri parassiti ma hanno di contro l’alto costo di acquisto e di posa in opera. L’uso della rete anti-insetto correttamente posizionata permette di eliminare quasi del tutto il pericolo della cimice. La rete rimane quindi lo strumento principale per contenere la cimice sui frutteti.

In natura le uova di cimice asiatica sono parassitate dall’insetto Anastatus bifasciatus. Questo è un parassitoide autoctono dell’ambiente mediterraneo che però ha come limite la bassa percentuale di parassitizzazione delle uova di cimice. Sperimentazioni effettuate in Emilia Romagna hanno hanno rilevato nel 2019 una percentuale di parassitizzazione delle uova attorno al 5%, una soglia molto bassa quindi. L’unico insetto utile veramente affidabile nel controllo della cimice asiatica è il Trissolcus japonicus, detta anche vespa samurai. Questo insetto non è autoctono nelle nostre zone e non può essere quindi rilasciato in natura per il controllo della cimice. Si sta quindi studiando il rilascio in futuro della vespa samurai in Italia.

 

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