Oidio o mal bianco delle solanacee e del pomodoro. Trattamenti e rimedi

L’Oidio o mal bianco delle solanacee è una patologia vegetale causata dal fungo Leveillula taurica. Questa malattia colpisce diverse piante coltivate tra cui il pomodoro e il carciofo. In questa scheda tecnica vedremo i sintomi, i trattamenti e la cura dell’oidio in lotta biologica. In fondo troverai un link per accedere ud una lista di prodotti utili per la lotta all’oidio.

Identificazione e danno del mal bianco

La malattia è causata da fungo Leveillula taurica e può colpire diverse piante appartenenti alla famiglia delle solanacce tra cui pomodoro, melanzana, peperone, ma anche cardo e carciofo. L’oidio si manifesta inizialmente con delle macchie clorotiche (più chiare) sulla pagina superiore, fino ad arrivare, col tempo, all’inconfondibile presenza di macchie bianche di aspetto polverulento (vedi figura 1). Queste altro non sono che la parte miceliare esterna del fungo, compresi gli organi di riproduzione (i conidi). La presenza di questo micete (fungo), causa un indebolimento della pianta, perdita di capacità fotosintetica e di conseguenza una riduzione della produzione e col tempo la morte della pianta.

Sintomi di oidio su foglia di pomodoro

Figura 1 – Foglia di pomodoro con evidenti sintomi di oidio. Si noti l’aspetto polverulento che questo assume.

Se sei interessato ad altre foto sull’oidio o mal bianco delle solanacee (Leveillula taurica⇒qui per la galleria fotografica

Cura, rimedi e lotta biologica all’oidio del pomodoro

La cura contro l’oidio o mal bianco su pomodoro e altre solanacee consiste in trattamenti con diversi prodotti tra cui lo zolfo (vedi qui scheda tecnica) con funzione curativa e diversi prodotti con funzione preventiva. Oltre allo zolfo per la sua efficacia citiamo i prodotti a base di chitosano che stanno avendo sempre più successo in agricoltura professionale. In commercio si trovano sia prodotti di base formulati con chitosano che i cosiddetti COS-OGA, oligosaccaridi derivati da chitosano e oligo-galaturonidi estratti dalle pectine. Questi prodotti stimolano le difese della pianta attivando in maniera preventiva le sue difese naturali e si sono dimostrati degli eccellenti prodotti preventivi. Altri principi attivi da menzionare sono i prodotti a base di oli essenziali come il l’eugenolo, il geraniolo e timolo che agiscono per contatto in maniera preventiva o ai primi sintomi. sia per il chitosano che per gli oli essenziali in Italia esistono dei formulati registrati. I trattamenti a base di zolfo sono da ripetere ad intervalli regolari di 7 giorni, fino a 5 giorni nei casi in cui la malattia manifesta particolare virulenza, per gli altri prodotti vano rispettate le indicazioni in etichetta. Per la lotta biologica a questa malattia esistono anche preparati a base del fungo parassita Ampelomyces quisqualis, in grado di svolgere la predazione e la morte del’oidio. Usare l’Ampelomyces quisqualis  in alternanza con lo zolfo. Tra i preparati a base di microrganismi ricordiamo anche la possibilità di utilizzare il Bacillus pumilus di cui in Italia esiste un formulato commerciale registrato su diverse colture e miscibile con rame e zolfo.

Forse ti interessa anche la nostra scheda tecnica su “come eliminare in modo naturale e biologico la tignola del pomodoro o Tuta absoluta” che trovi cliccando qui

Altre alternative valide per contenere gli attacchi dell’oidio sono i silicati di sodio e i silicati di potassio. Questi prodotti non hanno la stessa efficacia dello zolfo, ma sono un’ulteriore arma a disposizione dell’agronomo. Il silicato agisce creando un indurimento dei tessuti vegetali della pianta e rendendo così questa meno suscettibile agli attacchi parassitari. Un altro mezzo di supporto alla lotta dell’oidio è l’uso del bicarbonato sia di sodio che di potassio. Quest’ultimo è il classico rimedio naturale, ma è tra i mezzi meno efficaci per contrastare l’oidio e va quindi usato in concomitanza con gli altri prodotti descritti.  Ricordarsi che una efficace cura passa anche da una efficace somministrazione dei prodotti. Bagnare bene non solo la pagina superiore delle piante, ma anche la pagina inferiore. Evitare di trattare nelle ore più calde. In ogni caso vanno rispettate le dosi di somministrazione riportate sulle confezioni dei prodotti commerciali e controllate eventuali incompatibilità. Ti invitiamo ad accedere al link sottostante dove troverai una lista consigliata di prodotti utili per la lotta all’oidio.

Se sei interessato ad una lista di prodotti commerciali per la lotta all’oidio del/le solanacee (pomodoro e carciofo) clicca /⇒qui

Aggiornamento del 08/11/2022

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2 Replies to “Oidio o mal bianco delle solanacee e del pomodoro. Trattamenti e rimedi”

  1. Giuseppe

    Salve, oggi è disponibile anche Sonata, prodotto dalla Bayer a base di spore di Bacillus pumilis QST2808 che previene efficacemente l’oidio senza le controindicazioni dello zolfo.

    Rispondi

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