Oidio o mal Bianco della rosa, tutti i rimedi naturali

L’oido o mal bianco della rosa è una malattia causata dal fungo Sphaerotheca pannosa var. rosae. Questa patologia vegetale se non curata causa gravi danni estetici alle piante di rosa. Nella scheda tecnica che segue vedremo come identificare i sintomi e come curare l’oidio della rosa con i rimedi naturali. In fondo all’articolo troverai una lista di rimedi naturali per combattere questa malattia.

Che cos’è l’oidio o mal bianco della rosa e come riconoscerlo

L’oidio o mal Bianco della rosa è una malattia fungina causata dal fungo Sphaerotheca pannosa var. rosae e colpisce le rose e diverse piante appartenenti alla famiglia delle rosacee. Questa malattia fungina assieme alla tichiolatura (vedi qui) e alla peronospora (vedi qui) fa parte delle tre principali malattie della rosa.
L’oidio della rosa si manifesta sulle parti verdi con un feltro miceliare bianco, simile appunto ad una muffa e accompagnata all’inizio da una decolorazione della parte colpita (vedi foto in alto). Negli stati più avanzati della malattia il feltro miceliare assume una maggiore compattezza ed avvolge aree sempre più grandi. Oltre alle foglie, vengono colpiti dall’oidio anche i boccioli fiorali e i giovani rametti (vedi foto sotto). Nello stadio terminale della malattia le parti colpite disseccato o rimangono gravemente deformate, causando così la perdita estetica della pianta o l’impossibilità di portare avanti una adeguata fioritura. Nelle varietà di rosa più sensibili il danno causato dal mal bianco è estremamente grave.

Ciclo biologico dell’iodio della rosa

Come per la maggior parte degli oidi, la temperatura gioca un fattore chiave per lo sviluppo di questa malattia. L’oidio della rosa esplica la sua massima azione con le temperature comprese tra 20-25 °C ed alta umidità relativa. Sopra questo range, temperature troppo elevate rallentano il corso della malattia. Il mal bianco della rosa si diffonde nell’ambiente attraverso il rilascio dei conidi (organi di diffusione). Difatti il feltro miceliare bianco che si evidenzia con la malattia produce elevate quantità di conidi. Nel periodo invernale il fungo si conserva come cleistotecio (organi di conservazione) o come micelio svernate sui residui vegetali o tra le gemme della pianta.

Forse ti interessa anche la nostra scheda tecnica su “come eliminare in modo naturale biologico gli argidi della rosa” che trovi cliccando qui

mal bianco della rosa

Foglia di rosa con grave presenza di oidio

Cura del mal bianco con i rimedi naturali e biologici

È difficile contenere questa malattia solo attraverso delle pratiche agronomiche. Buona norma rimane quella di eliminare le foglie cadute a terra comprese quelle della precedente stagione in quanto il micelio svernate del fungo si insinua tra questi residui vegetali. Inoltre con la potatura invernale vanno eliminati gli steli che presentavano la malattia nell’anno precedente. Questo perché tra le gemme si può annidare il fungo che a primavera successiva darà origine ad un nuovo ciclo infettivo. In fine con la potatura verde vanno eliminati gli steli e le parti verdi che presentano un’eccessiva carica di malattia. Questi residui vanno allontanati dal giardino o bruciati.  La lotta diretta si avvale principalmente dei trattamenti con diversi principi attivi. La cura preventiva con lo zolfo (vedi qui) rimane uno dei principali mezzi di contenimento di questa patologia, da utilizzare alla comparsa dei primi sintomi. Utili sono anche i trattamenti a base del fungo parassita Ampelomyces quisqualis che non va utilizzato in concomitanza con lo zolfo e non dopo che siano passati 5 giorni dal trattamento con questo. Tra i rimedi naturali per curare l’oidio della rosa ricordiamo l’uso del Bacillus subtilis (vedi qui scheda tecnica). In commercio da alcuni anni esiste un formulato commerciale a base di questo batterio antagonista naturale e registrato per i trattatemi contro l’oidio della rosa. Tale prodotto è registrato come agrofarmaco e consentito in agricoltura biologica. In fine ricordiamo la possibilità di utilizzare l’olio essenziale di arancio dolce per la cura del mal bianco. Attualmente esiste in commercio una formulazione commerciale per trattamenti a base di questo principio attivo e consentita in agricoltura biologica. In ultimo bisogna ricordare che i trattamenti a base di corroboranti (vedi qui) hanno un effetto collaterale contro il mal bianco della rosa. Nello specifico l’olio di soia e la zeolite possiedono azione di contrasto all’oidio.

Bisogna ricordare che le diverse varietà di rosa hanno suscettibilità diverse nei confronti dell’oidio della rosa. Evitare quindi di mettere a dimora piante di rosa in luoghi in cui si sono manifestate forti epidemie di questa malattia o almeno coltivare cultivar con dichiarata tolleranza alla Sphaerotheca pannosa.

Fungicidi e rimedi naturali per combattere l’oidio della rosa

 

Se ritieni utili le schede tecniche di ColtivoBio aiutaci a sostenere le spese di gestione del sito. Per effettuare una donazione clicca il pulsante qui sotto. L'intera procedura sarà gestita in modo sicuro da PayPal.
Seguimi sui social o cercami su Telegram!!

facebook
instagram
linkedin


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *