Minatrice fogliare (Liriomyza trifolii)

La minatrice fogliare è un comune insetto dell’ambiente mediterraneo. Generalmente i suoi danni sono solo estetici e raramente diviene un problema fitosanitario. In questa scheda tecnica vedremo come riconoscere i danni, i rimedi naturali e la lotta

Descrizione e danno dell’insetto 

L’adulto di questo piccolo dittero minatore misura non più di 2 mm di lunghezza, dall’aspetto di una minuta mosca con colorazioni gialle e nere somiglianti a quelle di una vespa (vedi figura 1). Colpisce diverse piante tra cui pomodoro, cetriolo, zucchina, ortive in generale e ornamentali. Non va confuso con la minatrice fogliare degli agrumi (clicca qui per la scheda tecnica) che è un insetto totalmente differente. Il danno principale è determinato dall’azione fitofaga delle larve che crescendo all’interno della foglia scavano delle sinuose gallerie senza mai perforare la cuticola esterna (vedi figura 2). Il danno è di tipo estetico sulle ornamentali in cui risultano dannose anche poche mine, mentre sulle ortive il danno è di tipo funzionale ma si manifesta solo in presenza di forti attacchi e che determina il disseccamento delle foglie massicciamente colpite. Anche gli adulti possono determinare un danno, in quanto, sia con l’ovideposizione che per nutrimento incidono il lembo fogliare con l’ovopositore. Questo tipo di danno è rilevante solo in floricoltura determinando piccole cicatrici sui tessuti. Le gallerie delle larve di Liriomyza trifolii non vanno confuse con quelle di altri insetti, specialmente con le gallerie allo stato iniziale di Tuta absoluta (vedi qui scheda tecnica) da cui si distinguono per il colore della larva, giallo-arancio in T. trifolii e verde in T. absoluta e dal posizionamento degli escrementi, al centro della mina in T. trifolii evidenziando una linea tratteggiata che percorre tutta la mina e concentrati in un angolo in quella ti T. absoluta.

Adulto di Liriomyza trifolii

Figura 1 – Adulto di Liriomyza trifolii. Fonte foto http://entnemdept.ufl.edu

Danni di minatrice su foglia

Figura 2 – gallerie di minatrice su foglia di melanzana

Ciclo biologico della minatrice fogliare

La femmina di Liriomyza trifolii utilizza l’ovopositore per posizionare le uova all’interno del mesofillo fogliare. Il ciclo prevede lo stadio di uovo, 3 stadi larvali, pupa e adulto. Sotto serra possono susseguirsi generazioni continue tutto l’anno, mentre in pieno campo l’arrivo dell’inverno blocca l’azione del minatore. La larva matura fuoriesce dalla mina e si impupa nel terreno ma può impuparsi anche sulla foglia.

Lotta biologica e rimedi naturali alla minatrice fogliare

Liriomyza trifolii non è l’unico dittero minatore che manifesta danni simili ma similmente possono causare danni Liriomyza bryoniae, Liriomyza huidobrensis, Chromatomya syngenesiae e Chromatomya horticola, seguono gli stessi accorgimenti di lotta anche su questi insetti. L’uso delle trappole cromotropiche gialle è in grado di ridurre di molto la popolazione di adulti di Liriomyza trifolii e simili. In contemporanea tra i rimedi naturali applicabili si possono effettuare trattamenti a base di azadiractina (vedi qui scheda tecnica prodotto). Sul genere Liriomyza è particolarmente efficace l’imenottero parassitoide Diglyphus isaea attivo sulle uova e facilmente reperibile nelle biofabbriche in Italia.

Ad ogni modo questo insetto difficilmente crea problemi in orticoltura e i trattamenti sono giustificati solo in casi eccezionali. Diversamente però in floricoltura onde evitare danni estetici alle piante il monitoraggio e il controllo di questo insetto è più frequente.

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